primi piatti, pasta, riso

Gnocchi di zucca

1 Novembre 2012
Gnocchi di zucca
Prima di passare alla ricetta a tutto benessere di oggi, scopriamo insieme altre proprietà della zucca.
Una domanda che mi sento fare spesso dai pazienti diabetici è se la zucca è adatta anche per la loro patologia, visto il gusto dolciastro. Un autorevole studio scientifico del 2007 ha appunto dimostrato che questo prezioso ortaggio possiede proprietà che contrastano sia il diabete che l’ipertensione.
Oggi vi proponiamo un primo dal sapore delicato, ovviamente con protagonista la zucca! 

 Per 4 persone:
1500g di zucca
2 uova
200g di farina tipo 00
20g di parmigiano
Per il sugo:
200g di passata di pomodoro
20g di parmigiano
Cuocete la zucca al forno o al microonde. Sbucciatela e togliete i semi. Mettete la polpa nel mixer assieme alle uova, alla farina e al parmigiano. Azionate il mixer: dovete ottenere un composto abbastanza denso da rimanere attaccato al cucchiaio. Per la cottura utilizzate una pentola bassa e capiente, piena di acqua leggermente salata che porterete a ebollizione. Bagnate un cucchiaino e raccogliete un po’ di impasto. Con un dito fatelo scivolare nell’acqua (un po’ come si fa con la pastella delle frittelle). Formate allo stesso modo altri gnocchi in rapida successione, senza però che si affollino sul fondo perchè tendono ad appiccicarsi con estrema facilità (è essenziale quindi che l’acqua non perda il bollore). Di tanto in tanto raccogliete con un mestolo forato gli gnocchi che risalgono in superficie. Conditeli con un po’ di passata di pomodoro e un cucchiaino di parmigiano. Serviteli caldi. In alternativa potete condirli con un po’ di ricotta diluita con acqua di cottura e parmigiano.
kcal per porzione: 371
proteine: 19.08g (20,55%)
grassi: 6.82g (16,52%)
carboidrati: 62.63g (63,27%)

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6 Commenti

  • Rispondi Anonimo 1 Novembre 2012 at 10:47

    ho appena scoperto questo blog ed e' assolutamente fantastico, peccato che temo di fare qualsiasi ricetta perche ho una forte intolleranza al fruttosio. in effetti e' molto difficile trovare ricette sfiziose online con questo problema. Sarebbe perfetto se aggiungeste una rubrica per le intolleranze o questo tipo di informazione nelle vostre ricette, o almeno se sono ricche o povere di fruttosio/glucosio.

  • Rispondi Isabella Marcom 1 Novembre 2012 at 11:04

    io ho lo stesso problema!! adoro frutta e verdura ma purtroppo devo convivere con il malassorbimento 🙁

  • Rispondi Dott.ssa Paola Salgarelli 4 Novembre 2012 at 9:30

    Ciao, innanzitutto grazie per i complimenti. Soffri di fruttosemia (intolleranza ereditaria al fruttosio)? Oppure è una forma di intolleranza meno severa? L'idea di aggiungere informazioni sulle intolleranze è molto buona (per la celiachia già in alcune ricette abbiamo indicato "gluten free"), però dovremmmo stare sulle intolleranze più diffuse, altrimenti diventa davvero complicato pensare a tutte. Ma se alcune ricette ti interessano e vuoi sapere se contengono o meno fruttosio basta che scrivi e noi ti diremo se la ricetta fa al caso tuo oppure no.

  • Rispondi Dott.ssa Paola Salgarelli 4 Novembre 2012 at 9:32

    Ciao, per capire se possiamo fornirti qualche indicazione nel blog dovresti essere un po' più specifica. Di quale tipo di malassorbimento stai parlando?

  • Rispondi Isabella Marcom 9 Novembre 2012 at 19:19

    Grazie mille della risposta! Soffro di malassorbimento di fruttosio. Mi e' stato diagnosticato 2 anni fa e benche abbia cercato di debellarlo seguendo i consigli di gastroenterologo/nutrizionista non ci sono riuscita e ci sono ancora parecchi alimenti che non posso toccare, e.g. pomodoro, mela, pera, carote, peperoni, arance, quasi tutta la frutta…il medico mi ha detto che e' un intolleranza molto forte nel mio caso e dovro' conviverci. Ma tutte queste ricette bellissime con frutta e verdura in questo blog, che tentazione!! :(((

  • Rispondi Dott.ssa Paola Salgarelli 9 Novembre 2012 at 22:35

    Allora cercheremo di aiutarti noi: se c'è qualche ricetta che ti interessa in modo particolare facci sapere e noi ti diremo se contiene o meno fruttosio. Nel caso ne contenga, se possibile, possiamo pensare a una versione "fruttosio free". Un caro saluto P&P

  • Rispondi a Isabella Marcom Cancella risposta

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