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Sale&Pepe……

29 Maggio 2012
Siamo così soddisfatte di essere state pubblicate da Sale&Pepe che dedichiamo questo post proprio alla rivista in questione, che è un po’ la “bibbia dei food blogger”!!!
Il sale

Molto spesso, per dare sapore ai piatti, abbondiamo nell’uso di sale o condimenti salati, che a lungo andare possono provocare problemi di salute, come l’ipertensione e alcune malattie del cuore e della circolazione sanguigna.

Ogni giorno mangiamo molto più sale del necessario (più del doppio del massimo consigliabile) senza considerare che nel cibo c’è già tutto il sodio che ci occorre!
La fonte principale di sodio sono i prodotti trasformati (ad esempio pane, prodotti da forno, olive, prosciutto, cereali per la colazione) che vengono salati durante i processi di produzione, trasformazione o conservazione industriale. Altri alimenti ricchi di sale sono i “conservati” come gli insaccati, i formaggi e le conserve di pesce (es. tonno). Anche alcuni condimenti, come il dado da brodo, il ketchup o la salsa di soia, utilizzati in sostituzione o in aggiunta al sale, sono ricchi di sodio. Frutta e verdura, al contrario, sono i cibi a più basso contenuto di sodio, ma ad alto contenuto di potassio. (antagonista del sodio).
Esistono vari tipi di sale.

Il sale marino (ricavato dall’acqua di mare) ed il salgemma (estratto dalle miniere) sono entrambi raffinati e contengono solo cloruro di sodio.

In commercio esistono anche il sale dietetico che contiene meno sodio (una parte del cloruro di sodio è sostituita dal cloruro di potassio) ed il sale iodato, un sale al quale è stato aggiunto dello iodio: questo ultimo è consigliato dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità e dal Ministero della Salute, per coprire possibili carenze di iodio (non strettamente necessario se si vive in zone vicine al mare).
Oltre a questi, in commercio, esistono altri tipi di sale che provengono da tutte le parti del mondo con caratteristiche particolari e con una composizione che varia a seconda dei minerali con cui è venuto a contatto e del tipo di lavorazione subita.
Il sale integrale di Cervia è definito “dolce” dagli esperti perché povero di minerali “amari” (come il solfato di magnesio).
II sale dell’Himalaya è di colore rosa più o meno intenso, è il sale più puro perché non è soggetto ad alcuna raffinazione: è ricco di potassio, ferro, calcio, zinco, rame e zolfo.
Per rendere i cibi più saporiti, senza abusare del sale, è possibile utilizzare le spezie come ad esempio…
Il pepe

Il pepe è universalmente conosciuto come “il re delle spezie”: nell’antichità era una merce così preziosa da essere usata come moneta di scambio.

Il Piper nigrum è una pianta che viene coltivata per i suoi frutti che danno una spezia molto particolare e conosciuta come “pepe”.
Esistono molte varietà di pepe, classificabili a seconda di come la bacca viene raccolta e lavorata.
Il pepe nero è il più piccante, il pepe bianco è’ molto più aromatico di quello nero ma rimane di sapore pungente, il pepe verde è meno piccante di quello nero ma molto più aromatico, il pepe rosso è molto meno diffuso mentre il pepe rosa in realtà non è un frutto appartenente al Piper nigrum, ma si tratta del Schinus terebinthifolius, usato soprattutto come elemento decorativo e con un gusto molto delicato. Un tipo di pepe molto pregiato è il pepe Maricha della Malesia.
La piccantezza di questa spezia è data dalla piperina, una sostanza che si trova sia nella polpa che nel seme.
Il pepe è’ ricco di tannini, amido, terpeni (lipidi, componenti essenziali di molte resine ed oli essenziali che conferiscono alle diverse piante il loro caratteristico aroma): tutti insieme gli conferiscono il suo straordinario aroma.
Con la macinazione perde il suo aroma pertanto, se si vuole assaporare a pieno la sua fragranza, è bene macinarlo al momento.
Le proprietà del pepe sono legate all’uso che se ne è sempre fatto: stimolante della digestione ed espettorante. Al pepe si attribuiscono inoltre proprietà antisettiche, antiinfiammatorie e diuretiche.

Il pepe è normalmente usato nella medicina Ayurvedica per aiutare la digestione, per migliorare l’appetito, per chi ha problemi respiratori, di diabete, di flatulenza e d’anemia.

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