Le sostanze gozzigene (dette anche goitrogene o antitiroidee) interferiscono con il metabolismo della tiroide, impedendo la normale fissazione dello iodio nella ghiandola. Sono presenti in molte crucifere quali cavolo, broccolo, colza, rapee leguminose quali soia e arachide, anacardo, mandorlo. Anche pesche, ciliegie, pere, fragole, fagioli, piselli, lenticchie, cipolle e agliocontengono queste sostanze. Chi soffre di ipotiroidismo non deve di certo eliminare questi alimenti (ricchi comunque di sostanze che giovano alla salute come, per esempio, vitamine e antiossidanti), ma il consiglio è di consumarne delle porzioni non troppo abbondanti e di compensarne gli effetti anti-tiroidei aumentando l’apporto alimentare di iodio. Lo iodio è importante perché permette la sintesi degli ormoni tiroidei. Fonte naturale maggiormente ricca di iodio è il pesce. La presenza di iodio negli ortaggie nella fruttadipende invece dalla loro coltivazione in terreni più o meno ricchi di iodio. Lo iodio si trova inoltre nel lattee nelle uova, mentre nella carne il suo contenuto varia molto. La massima parte del territorio italiano (a parte le zone di mare) è caratterizzata da un carente apporto di iodio. Questo potrebbe facilmente essere evitato dall’uso regolare di sale iodatosia nell’alimentazione quotidiana sia nell’industria.
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