Vi abbiamo già parlato del libro “La dieta smart food”? E’ scritto sapientemente da Eliana Liotta con i responsabili del progetto Smart Food dell’IEO di Milano: non potete perdervelo perché in queste pagine c’è tutto quello che occorre conoscere oggigiorno a livello di prevenzione a tavola… spiegato in modo chiaro e facile da mettere in pratica. Infatti non troverete cibi difficili da reperire o prodotti molto costosi, divieti talebani o dogmi rigidissimi; leggerete invece consigli semplici e facili da condividere!
Nell’elenco degli alimenti definiti come Longevity smartfood troverete gli asparagi.
Gli asparagi sono una verdura ipocalorica (24 kcal per 100 g. di prodotto) grazie al contenuto di fibra e di acqua (da cui deriva un buon un effetto depurativo-diuretico). Ma le virtù di questo ortaggio non finiscono qui: contengono molti sali minerali (soprattutto calcio, fosforo e potassio), vitamina K (la vitamina antiemorragica), vitamina C (in un etto ce ne sono 25 mg, il che equivale a circa un terzo del fabbisogno di una persona adulta), carotenoidi (i precursori della vitamina A), vitamine del gruppo B e acido folico: mangiando 100 grammi di asparagi si assume circa il 75% della quantità quotidiana necessaria di acido folico.
La sostanza che dona agli asparagi il pieno titolo di longevity food è la quercetina, flavonoide amico del cuore: per migliorarne l’assorbimento è consigliato l’abbinamento con un grasso (ad esempio, l’olio di oliva), come per la vitamina K che è liposolubile.
Questa verdura contiene inoltre una sostanza chiamata asparagina che dà il caratteristico odore alle urine.
Ma attenzione: gli asparagi sono controindicati in caso di disturbi renali, cistiti, calcoli renali, gotta e calcolosi biliare.
La sostanza che dona agli asparagi il pieno titolo di longevity food è la quercetina, flavonoide amico del cuore: per migliorarne l’assorbimento è consigliato l’abbinamento con un grasso (ad esempio, l’olio di oliva), come per la vitamina K che è liposolubile.
Questa verdura contiene inoltre una sostanza chiamata asparagina che dà il caratteristico odore alle urine.
Ma attenzione: gli asparagi sono controindicati in caso di disturbi renali, cistiti, calcoli renali, gotta e calcolosi biliare.
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