C’è qualcosa che non vi convince nel titolo di questo post? Pensate che le patate al forno non possano essere light? Ebbene vi state sbagliando: è una questione di punti di vista! Se intendete utilizzare questi ortaggi in sostituzione di un primo piatto state considerando la ricetta in modo light se invece pensate di utilizzarli come contorno (magari in compagnia del pane) allora effettivamente siete fuori strada…
Le patate sono spesso controindicate per un’alimentazione ipocalorica, forse perché erroneamente vengono considerate come verdura! In realtà per la loro composizione nutrizionale andrebbero più giustamente classificate come un amido, proprio come il pane e la pasta. Anche se dal punto di vista calorico sono più leggere: 100 g. di questo tubero apportano 80 kcal, circa un quarto delle calorie di 100 g. di pasta e un po’ più di un terzo della stessa porzione di pane. Questa caratteristica è dovuta alla presenza per l’80% di acqua.
L’amido, presente nelle patate e nei cereali, è un’ottima fonte di energia, necessaria per il fabbisogno quotidiano e fondamentale per una dieta equilibrata. Le Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana ne consigliano 1-2 porzioni alla settimana (200-400 g.), ovviamente limitando o escludendo il pane e la pasta nello stesso pasto.
Le patate sono alimenti ad alto indice glicemico, quindi sconsigliate soprattutto ai diabetici. In realtà l’indice glicemico dipende dalla varietà di questi tuberi, del metodo di cottura e soprattutto in considerazione del cibo in abbinamento nel piatto: per questo motivo sarebbe opportuno accompagnarle con verdure a foglia verde, ricche di fibra che può rallentare l’assimilazione degli zuccheri. Inoltre è utile sapere che l’indice glicemico diminuisce se le patate vengono bollite e consumate fredde (è una questione chimica: l’amido presente raffreddandosi risulta più resistente agli enzimi digestivi).
Le patate sono prive di grassi e di colesterolo: quindi sono facilmente digeribili, almeno fino a quando non vengono condite abbondantemente o magari fritte!
Presentano differenti minerali e alcune vitamine (anche la vitamina C, quasi la metà di quella presente in 100 g. di arance) e, se cotte con la buccia, mantengono maggiormente integra la loro composizione nutrizionale. Non contengono glutine e quindi sono indicate anche per l’alimentazione dei celiaci.
In particolare la varietà viola di questi tuberi è un vero toccasana per la nostra alimentazione a causa della presenza di antocianine (che donano la tipica colorazione della buccia e della polpa), di vitamina A e di carotenoidi!
Tempo di preparazione:
40 minuti
Grado di difficoltà:
facile
Ingredienti per 4 porzioni:
1,2 kg di patate
2 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino di timo secco
sale q.b.
Lavate le patate con uno spazzolino in modo da rimuovere tutti i residui di terra. Asciugatele ed appoggiatele sul lato lungo sopra due bastoncini (come quelli che si usano al ristorante cinese): tagliate delle fettine perpendicolari senza arrivare al fondo poiché la lama si fermerà contro lo spessore delle bacchette. Bagnate leggermente un pennello da cucina nell’olio e spennellate le patate, distanziando un po’ le fettine. Cospargetele con un pizzico di sale ed il timo essiccato.
Rivestite una pirofila con la carta da forno e disponete sopra le patate. Cuocete in forno a 200°C per circa 1 ora.
Valori nutrizionali per porzione:
342 kcal
Proteine: 7,3 g. (8,6%)
Grassi: 8,5 g. (22,5%)
Carboidrati: 62,6 g. (68,9%)
2 Commenti
Interessante proposta (ed interessante il blog) ma una domanda mi è sorta spontanea pensando “ok domenica anziché la pasta mi faccio le patate così” ma con cosa le potrei accompagnare?
Grazie mille
Grazie per il tuo apprezzamento. L’abbinamento ideale per queste patate (preparate al posto del primo piatto) è sicuramente una porzione di verdura, ricca di fibra…